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La “Kennedy” incontra Salvatore Borsellino

Il 20 febbraio 2018 gli alunni delle classi terze ,della scuola secondaria Kennedy di Inzago, concludono incontrando Salvatore Borsellino il loro percorso di conoscenza sulla legalità e il rispetto della convivenza civile durato tre anni. L’incontro è stato aperto dal dott. Samuele Motta esperto del progetto “Legalità”.

 

 

 

 

 

 

 

Nel ringraziare Salvatore Borsellino fratello del giudice Borsellino riportiamo alcune parole da lui pronunciate nel corso dell’incontro con gli alunni della scuola secondaria Kennedy di Inzago il 20 febbraio 2018: “Giro l’Italia e mi sposto ovunque solo se c’è da incontrare i ragazzi delle scuole. Il futuro è lì”.

PAOLO BORSELLINO
(di Umberto Lucentini, giornalista professionista e amico del giudice assassinato)

“A fine mese, quando ricevo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato”: servitore dello Stato fino in fondo, Paolo Borsellino, magistrato nato e morto a Palermo, ha portato all’estremo la sua scelta professionale e di vita. Ucciso insieme agli uomini della scorta, il 19 luglio del 1992, nella strage di via D’Amelio, Paolo Borsellino è stato inserito dalla speciale commissione della Santa Sede nell’elenco dei martiri della giustizia del XX secolo. E da martire, Borsellino, ha vissuto gli ultimi giorni della sua vita: dopo un’altra strage, quella del collega e amico Giovanni Falcone (era il 23 maggio del ’92, con il giudice c’erano la moglie Francesca Morvillo e tre agenti della scorta).

LA SANTA SEDE

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